ECCO UN NUOVO SPAZIO TUTTO PER NOI: LA NOSTRA CLASSE VIRTUALE.

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martedì 28 gennaio 2014

 IL  MIO RACCONTO

Nel mondo esistono grandi investigatori che risolvono vari casi dai i più grandi ai più piccoli. I criminali pensano sempre di poterla fare franca ma non hanno ancora incontrato l'intelligenza degli Sherlock Holmes dei nostri giorni,cioè  Harry Smith e John Kind.
Harry e John ,dopo aver risolto un caso dopo l'altro,ritornano a Londra dove sono diventati i più famosi investigatori del mondo. A casa li aspettavano la famiglia ansiosa di rivederli.
Appena aprii la porta la porta,io e John ci  ritrovammo al buio totale. Allora mi affrettai ad accendere le luci quando sentii la nostra famiglia esclamare:"Sorpresa"  e ci consegnarono un regalo a testa dove trovammo due ricetrasmittenti con le nostre iniziali che saranno sicuramente di aiuto alle nostre prossime indagini. Alla festa notai un uomo di mezza età che aveva barba e capelli lunghissimi e a me sconosciuto. Allora mi avvicinai a lui ma mi sfuggi tra la folla. Iniziai a cercarlo per tutta la sera e quando stavo per abbandonare le speranze lo vidi in balcone e lo raggiunsi. Aveva la barba e i capelli molto folti di color blu come la notte e gli occhi nascosti da un cappello con la visiera. In quel momento provai una sensazione molto strano come se lo avessi visto da qualche parte ma non riuscivo proprio a immaginare chi fosse. Quando mi vide disse:”E’ passato tanto tempo da quando ci siamo visti l’ultima volta,non è vero Mr. Smith!”Disse con aria sicura,io allora gli chiesi:”Chi sei tu?Come fai a conoscere il mio nome!”Iniziò a ridere come un pazzo finché non si fermò e rispose:”Molto bene vedo che non ti ricordi chi sono,ma non te lo dirò lo dovrai scoprire da solo. Comunque sono qua per lanciarti una sfida! Esattamente domani alle 20.00 ruberò la preziosa statuetta in platino incastonata di pietre preziose e tu dovrai cercare di fermarmi e se non ci riuscirai farò saltare in aria il museo e le persone che si troveranno nel raggio di 120km moriranno!Puoi farti aiutare da chi vuoi ma non ci riuscirai mai!”E si gettò dal balcone e per aria aprii il suo deltaplano e scomparve nel nulla.
Corsi subito da John per avvertirlo e mentre camminavo mi sentivo molto preoccupato per quello mi ha detto l’uomo misterioso,ma allo stesso tempo ero eccitato da una nuova sfida piena di avventure. Appena lo vidi lo avvertii del pericolo e chiamammo il commissariato che apposto le sue guardie nel museo per evitare che il ladro si nasconda là dentro prima di quanto aveva stabilito.
Io e John stemmo tutta la notte alzati a cercare qualche indizio sul ladro,ma quello che era certo è che era una persona che provava rancore per me e John. 
Quindi l’unica possibilità per capire chi era è quella di cercare nei casi risolti in passato perché può darsi che avevamo incastrato in un crimine un suo parente o l’ho abbiamo incolpato ingiustamente. Ma come fare a capire chi è?Abbiamo risolto tanti casi per poterli rivederli tutti entro domani. Per una volta pensai che non potevamo farcela e lo riferii anche a John ma lui mi incoraggiò dicendo:”Non dobbiamo arrenderci!!!In ballo ci sono milioni di vite!!!E le uniche persone che possono salvarle siamo noi!!!”Risollevato risposi:”Hai ragione!!!Non le possiamo deluderle!!”.Detto questo,continuammo a cercare per ore. Si fece l’alba,il sole era brillante e accecante a tal punto che non si poteva guardare senza che gli occhi si oscurassero per qualche secondo. 
Finalmente trovammo un indizio su un caso risolto parecchi anni fa da me e John:George,un ragazzo, aveva ucciso sua zia Dolores a cui chiedeva vari prestiti ma lei rifiutava,per questo motivo la uccise cioè per avere la sua eredità. Ma dopo che io e John scoprimmo quello che aveva fatto,in preda alla disperazione si gettò dal balcone morì sul colpo. Il fratello di nome Leonard fu sconvolto dalla morte del fratello e diede la colpa dell’accaduto a noi e dopo qualche giorno scomparve nel nulla senza lasciare traccia.
Andammo a fare colazione e ci bevemmo un caffè per riprenderci da quella nottata. Vidi un uomo incappucciato spiarci e gli urlai:”Ehi,tu,fermati!!!!” Subito l’uomo si mise a correre e John mi disse:”Inseguiamolo!”E anche noi  iniziammo a correre. L’uomo misterioso svoltò l’angolo e svanì nella confusione. Era sicuramente Leonard che volevo spiarci ma prometto sul mio nome che lo cattureremo.
Suonò il Big Bang che segnava mezzogiorno. Ci avviammo verso il commissariato per riferire le nostre scoperte. Là ci offrirono da mangiare e dei letti dove riposare fino alle 19.00 cioè prima che il ladro faccia la sua apparizione. La sveglia suonò e ci dirigemmo verso il museo dove erano presenti centinaia di forze dell’ordine a proteggere la statuetta. Una cosa era certa:il ladro era nascosto nel museo e il nostro compito era scoprirlo.
Ci dirigemmo nella sala dove era nascosta la pietra:era grande immersa nelle luci,la pietra era protetta da una teca di vetro molto resistente e una rete di raggi X che al minimo tocco faceva aprire una botola che terminava con una gabbia in ferro. Intorno erano presenti telecamere di sicurezza che localizzavano chiunque si trovasse nella sala anche nei posti più nascosti.
Mancavano qualche secondo alle 20.00 e le guardie erano ai propri posti. Tutto a un tratto le luci si spensero e si riaccesero ma la pietra era sparita!!. Il commissario urlò agli uomini:”Forza!Setacciate il museo!Non può essere andato troppo lontano!!”E subito tutti gli agenti si lanciarono all’inseguimento.
John mi disse:”Nel attimo in cui le luci si spensero sono sicuro di aver visto un sagome dirigersi verso quella parte"E mi indicò la direzione nord rispetto a dove ci trovavamo noi. Corremmo verso quella direzione.
Nella distrazione John andò a finire contro una statua in pietra lanciando un forte ahia nell'aria. La statua in quel momento iniziò a muoversi lasciando aperto un passaggio a tutti sconosciuto. John ripreso dal colpo mi disse ironicamente:"Almeno ho trovato qualcosa oltre che un ferita nella gamba" E gli dissi:"Dai il ladro sarà sicuramente qua dentro,entriamo!"Lui annuisce ed entra per primo. Il tunnel era umido e buio ma nonostante ciò riuscimmo ad uscire senza procurarci lesioni. In lontananza si sentii una voce dal timbro profondo. Usciti dal tunnel si espandeva una sala di media grandezza con monitor e computer che davano su tutto il museo e con i quali sicuramente è riuscito a togliere le sicurezze che proteggevano la statuetta. L'uomo era vestito di bianco candido e teneva in mano la statuetta preziosa.
L'uomo si girò di scatto e,per nostra sfortuna,notò la nostra presenza e ci disse quasi ridendo:"Molto bene,vedo che siete riusciti a trovarmi,ma questo non vi servirà a nulla perché ho in mano il telecomando della detonazione che attiverà gli esplosivi posti sotto il museo"Infuriato del suo comportamento John disse:"Basta!Leonard lo sappiamo che sei tu!E' finita!Le persone che sono qua a Londra non ti hanno fatto niente"In preda alla collera Leonard disse:"Infatti siete voi il motivo della mia tristezza!Mio fratello è morto per colpa vostra!E adesso tutti proveranno lo stesso dolore che ho provato io!"E io risposi"Allora hai usato il furto della statuetta come pretesto per far esplodere la città!"Il ladro scoppio in una risata e rispose:"Finalmente ci siete arrivati!.Ed ora preparativi all'esplosione!"Stava per premere il pulsante ma io e John ci lanciammo contro di lui facendolo cadere e impedendogli di attivare gli esplosivi. Presi il detonatore e lui ne approfitto per sfuggirci. Lo inseguimmo ma purtroppo Leonard,ancora stordito dalla caduta,cadde dalla finestra e morì. I poliziotti arrivarono e portarono via il corpo di Leonard.
Io vidi John scosso da quel fatto e gli dissi:"John,amico mio,non ti devi sentire in colpa non è colpa nostra. Questi sono i rischi del nostro mestiere"John mi sorrise e disse:"Hai ragione. Ci sono ancora molti casi da risolvere e lo faremo insieme!".
                    FINE        

3 commenti:

  1. Ci sono molti errori poi lo aggiusto

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  2. la professoressa mi ha messo 8 nel racconto:)

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  3. carissimo Armando, ho letto il tuo racconto e l'ho trovato avvincente, una bella trama, scorrevole, senza ripetizioni, un buon uso del lessico e dei verbi. noto con piacere che hai usato bene i congiuntivi. Sì, è vero c'è qualche errore, un "l'ho" che in realtà era un pronome, potrebbe anche essere la fretta della scrittura. sono d'accordo con la valutazione della tua prof. : un bell'otto pieno, meritato, magari io sarei stata un po' più generosa!!!!

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