Nel mondo esistono grandi investigatori che risolvono
vari casi dai i più grandi ai più piccoli. I criminali pensano sempre di
poterla fare franca ma non hanno ancora incontrato l'intelligenza degli
Sherlock Holmes dei nostri giorni,cioè
Harry Smith e John Kind.
Harry e John ,dopo aver risolto un caso dopo
l'altro,ritornano a Londra dove sono diventati i più famosi investigatori del
mondo. A casa li aspettavano la famiglia ansiosa di rivederli.
Appena aprii la porta la porta,io e John ci ritrovammo al buio totale. Allora mi
affrettai ad accendere le luci quando sentii la nostra famiglia esclamare:"Sorpresa" e ci consegnarono un regalo a testa dove
trovammo due ricetrasmittenti con le nostre iniziali che saranno sicuramente di
aiuto alle nostre prossime indagini. Alla festa notai un uomo di mezza età che
aveva barba e capelli lunghissimi e a me sconosciuto. Allora mi avvicinai a lui
ma mi sfuggi tra la folla. Iniziai a cercarlo per tutta la sera e quando stavo
per abbandonare le speranze lo vidi in balcone e lo raggiunsi. Aveva la barba e
i capelli molto folti di color blu come la notte e gli occhi nascosti da un
cappello con la visiera. In quel momento provai una sensazione molto strano
come se lo avessi visto da qualche parte ma non riuscivo proprio a immaginare chi
fosse. Quando mi vide disse:”E’ passato tanto tempo da quando ci siamo visti
l’ultima volta,non è vero Mr. Smith!”Disse con aria sicura,io allora gli
chiesi:”Chi sei tu?Come fai a conoscere il mio nome!”Iniziò a ridere come un
pazzo finché non si fermò e rispose:”Molto bene vedo che non ti ricordi chi
sono,ma non te lo dirò lo dovrai scoprire da solo. Comunque sono qua per
lanciarti una sfida! Esattamente domani alle 20.00 ruberò la preziosa statuetta
in platino incastonata di pietre preziose e tu dovrai cercare di fermarmi e se
non ci riuscirai farò saltare in aria il museo e le persone che si troveranno
nel raggio di 120km moriranno!Puoi farti aiutare da chi vuoi ma non ci
riuscirai mai!”E si gettò dal balcone e per aria aprii il suo deltaplano e
scomparve nel nulla.
Corsi subito da John per avvertirlo e mentre camminavo mi
sentivo molto preoccupato per quello mi ha detto l’uomo misterioso,ma allo stesso
tempo ero eccitato da una nuova sfida piena di avventure. Appena lo vidi lo
avvertii del pericolo e chiamammo il commissariato che apposto le sue guardie
nel museo per evitare che il ladro si nasconda là dentro prima di quanto aveva
stabilito.
Io e John stemmo tutta la notte alzati a cercare qualche
indizio sul ladro,ma quello che era certo è che era una persona che provava
rancore per me e John.
Quindi
l’unica possibilità per capire chi era è quella di cercare nei casi risolti in
passato perché può darsi che avevamo incastrato in un crimine un suo parente o
l’ho abbiamo incolpato ingiustamente. Ma come fare a capire chi è?Abbiamo
risolto tanti casi per poterli rivederli tutti entro domani. Per una volta
pensai che non potevamo farcela e lo riferii anche a John ma lui mi incoraggiò
dicendo:”Non dobbiamo arrenderci!!!In ballo ci sono milioni di vite!!!E le
uniche persone che possono salvarle siamo noi!!!”Risollevato risposi:”Hai
ragione!!!Non le possiamo deluderle!!”.Detto questo,continuammo a cercare per
ore. Si fece l’alba,il sole era brillante e accecante a tal punto che non si poteva
guardare senza che gli occhi si oscurassero per qualche secondo.
Finalmente
trovammo un indizio su un caso risolto parecchi anni fa da me e John:George,un
ragazzo, aveva ucciso sua zia Dolores a cui chiedeva vari prestiti ma lei
rifiutava,per questo motivo la uccise cioè per avere la sua eredità. Ma dopo
che io e John scoprimmo quello che aveva fatto,in preda alla disperazione si
gettò dal balcone morì sul colpo. Il fratello di nome Leonard fu sconvolto
dalla morte del fratello e diede la colpa dell’accaduto a noi e dopo qualche
giorno scomparve nel nulla senza lasciare traccia.
Andammo
a fare colazione e ci bevemmo un caffè per riprenderci da quella nottata. Vidi
un uomo incappucciato spiarci e gli urlai:”Ehi,tu,fermati!!!!” Subito l’uomo si
mise a correre e John mi disse:”Inseguiamolo!”E anche noi iniziammo a correre. L’uomo misterioso svoltò
l’angolo e svanì nella confusione. Era sicuramente Leonard che volevo spiarci
ma prometto sul mio nome che lo cattureremo.
Suonò
il Big Bang che segnava mezzogiorno. Ci avviammo verso il commissariato per
riferire le nostre scoperte. Là ci offrirono da mangiare e dei letti dove
riposare fino alle 19.00 cioè prima che il ladro faccia la sua apparizione. La
sveglia suonò e ci dirigemmo verso il museo dove erano presenti centinaia di
forze dell’ordine a proteggere la statuetta. Una cosa era certa:il ladro era
nascosto nel museo e il nostro compito era scoprirlo.
Ci
dirigemmo nella sala dove era nascosta la pietra:era grande immersa nelle
luci,la pietra era protetta da una teca di vetro molto resistente e una rete di
raggi X che al minimo tocco faceva aprire una botola che terminava con una
gabbia in ferro. Intorno erano presenti telecamere di sicurezza che
localizzavano chiunque si trovasse nella sala anche nei posti più nascosti.
Mancavano
qualche secondo alle 20.00 e le guardie erano ai propri posti. Tutto a un
tratto le luci si spensero e si riaccesero ma la pietra era sparita!!. Il
commissario urlò agli uomini:”Forza!Setacciate il museo!Non può essere andato
troppo lontano!!”E subito tutti gli agenti si lanciarono all’inseguimento.
John
mi disse:”Nel attimo in cui le luci si spensero sono sicuro di aver visto un
sagome dirigersi verso quella parte"E mi indicò la direzione nord rispetto
a dove ci trovavamo noi. Corremmo verso quella direzione.
Nella
distrazione John andò a finire contro una statua in pietra lanciando un forte
ahia nell'aria. La statua in quel momento iniziò a muoversi lasciando aperto un
passaggio a tutti sconosciuto. John ripreso dal colpo mi disse
ironicamente:"Almeno ho trovato qualcosa oltre che un ferita nella
gamba" E gli dissi:"Dai il ladro sarà sicuramente qua
dentro,entriamo!"Lui annuisce ed entra per primo. Il tunnel era umido e
buio ma nonostante ciò riuscimmo ad uscire senza procurarci lesioni. In
lontananza si sentii una voce dal timbro profondo. Usciti dal tunnel si
espandeva una sala di media grandezza con monitor e computer che davano su
tutto il museo e con i quali sicuramente è riuscito a togliere le sicurezze che
proteggevano la statuetta. L'uomo era vestito di bianco candido e teneva in
mano la statuetta preziosa.
L'uomo
si girò di scatto e,per nostra sfortuna,notò la nostra presenza e ci disse
quasi ridendo:"Molto bene,vedo che siete riusciti a trovarmi,ma questo non
vi servirà a nulla perché ho in mano il telecomando della detonazione che
attiverà gli esplosivi posti sotto il museo"Infuriato del suo
comportamento John disse:"Basta!Leonard lo sappiamo che sei tu!E'
finita!Le persone che sono qua a Londra non ti hanno fatto niente"In preda
alla collera Leonard disse:"Infatti siete voi il motivo della mia
tristezza!Mio fratello è morto per colpa vostra!E adesso tutti proveranno lo
stesso dolore che ho provato io!"E io risposi"Allora hai usato il
furto della statuetta come pretesto per far esplodere la città!"Il ladro
scoppio in una risata e rispose:"Finalmente ci siete arrivati!.Ed ora
preparativi all'esplosione!"Stava per premere il pulsante ma io e John ci
lanciammo contro di lui facendolo cadere e impedendogli di attivare gli
esplosivi. Presi il detonatore e lui ne approfitto per sfuggirci. Lo inseguimmo
ma purtroppo Leonard,ancora stordito dalla caduta,cadde dalla finestra e morì. I
poliziotti arrivarono e portarono via il corpo di Leonard.
Io
vidi John scosso da quel fatto e gli dissi:"John,amico mio,non ti devi
sentire in colpa non è colpa nostra. Questi sono i rischi del nostro
mestiere"John mi sorrise e disse:"Hai ragione. Ci sono ancora molti
casi da risolvere e lo faremo insieme!".
FINE
Ci sono molti errori poi lo aggiusto
RispondiEliminala professoressa mi ha messo 8 nel racconto:)
RispondiEliminacarissimo Armando, ho letto il tuo racconto e l'ho trovato avvincente, una bella trama, scorrevole, senza ripetizioni, un buon uso del lessico e dei verbi. noto con piacere che hai usato bene i congiuntivi. Sì, è vero c'è qualche errore, un "l'ho" che in realtà era un pronome, potrebbe anche essere la fretta della scrittura. sono d'accordo con la valutazione della tua prof. : un bell'otto pieno, meritato, magari io sarei stata un po' più generosa!!!!
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